In collaborazione con Orienteering Club Appennino abbiamo predisposto alcune iniziative che uniscono la pratica dell’orienteering ai temi della guerra legati al territorio. Le proposte si svolgono in località dove verrà utilizzata la cartina di orienteering o di orientamento. Obiettivi didattici Avvicinare alla storia del luogo con un approccio didattico di tipo bottom-up: dall'episodio locale accaduto in quel punto alla sua contestualizzazione generale, utilizzando la componente "ludica" propria dell'orienteering, ovvero la ricerca del luogo dove è collocata la lanterna. Oltre a far riflettere l'alunno sui temi storici, sulla complessità della guerra e di come essa cambia le persone, l'utilizzo della disciplina dell'orienteering permette di sviluppare la percezione dello spazio, la capacità di osservazione, la coordinazione motoria, la concentrazione, la capacità di scelta, il riconoscimento delle proprie capacità/limiti, l'autonomia attraverso un’attività che implica spirito indipendente e intraprendente. A queste dobbiamo aggiungere quelle del lavoro di gruppo: lo sviluppo della capacità di prendere iniziative e di saper guidare gli altri, il migliorare la capacità del gruppo di dare e chiedere aiuto e di risolvere i problemi, aumentare la flessibilità personale, migliorando la capacità di adattamento a situazioni nuove e diverse, sviluppare la fiducia in se stessi e negli altri, facilitare la comunicazione, l’interazione e l’integrazione di gruppo attraverso la condivisione di esperienze che sviluppano fiducia, empatia, collaborazione e sostegno reciproco, favorire l’apprendimento di strategie creative per la risoluzione di problemi, sviluppando nuove competenze ed interessi specifici. Programma della giornata Arrivo verso le 9,30 del mattino e incontro con le guide. Suddivisione in gruppi. Ore 10 inizio attività. Map-trip finalizzato alla conoscenza della mappa, del raffronto carta-terreno e all’esplorazione del territorio; Facile prova di orienteering Pranzo al sacco Ore 14,30 Ripresa della attività. Breve lezione sulla guerra e spiegazione dell’attività Prova di orienteering con domande sui temi storici trattati Ore 16,30 Termine delle attività e rientro. Museo dei Monti della Riva: Linea Gotica e Felix Pedro
Sezione "Uomini in guerra sulla Linea Gotica dei Monti della Riva" Oltre trenta le biografie di civili, partigiani, e soldati di tutte le parti in conflitto; archeologia di guerra; Sala dedicata all'Alimentazione in tempo di guerra; Sala dedicata al ruolo degli Agenti segreti. Nuovi laboratori didattici per esplorare gli allestimenti. www.montidellariva.it Fanano, i luoghi della guerra e della Resistenza Alla scoperta dei luoghi fisici dove sono avvenuti i vari avvenimenti storici legati al paese; dall’occupazione del centro da parte dei partigiani, dall’arrivo dei soldati tedeschi durante un operazione di rastrellamento e… tanto altro. Al termine possibilità di un divertente gioco dell’agente segreto dell’OSS (Office of Strategic Service) alle prese con una missione e i cifrari. L’esperienza è stata realizzata per il progetto europeo Kc-Mem - Key Competences and Historical Memories 2014-2015. Storiando Santa Giulia Parco della Resistenza di Santa Giulia (Palagano) Alla scoperta di luoghi della storia durante la guerra: dall'armistizio, alle prime formazioni partigiane, la strage del 18 marzo 1944, la Zona Libera di Montefiorino, gli ultimi combattimenti.
Fuoco sull’Appennino - Quando la guerra arrivò sulle montagne parmensi Nel luglio del 1944 le truppe tedesche, aiutate da reparti della Repubblica sociale Italiana, rastrellarono per la prima volta l’Appennino Parmense; lasciando dietro di se una scia di morti, paesi bruciati, bestiame razziato e civili deportati. Gli orrori della guerra, fino ad allora considerati lontani, si presentarono con tutta la loro crudeltà in una zona sino ad allora considerata marginale. Attraverso la visita al Museo della Resistenza di Sasso (Neviano degli Arduini) e all’escursione sulle pendici del Monte Fuso, si evidenzierà il forte impatto traumatico e psicologico sulla popolazione locale, raccontando poi le vicende e le vicissitudini del territorio fino alla fine della guerra. Utenza: Scuole Medie e Medie superiori Durata: Intera giornata Dislivello: +/- 250m Difficoltà: E Possibilità di Pranzo al sacco o pranzo convenzionato presso il Centro Parco Monte Fuso Dalle Bande alle Divisioni - L’evoluzione militare del movimento partigiano Dopo l’otto settembre 1943 presero avvio le prime esperienze resistenziali, in maniera molto spontanea e solo in parte organizzata. Successivamente, grazie anche all’apporto delle Missioni Alleate, ci sarà una evoluzione verso una migliore e più efficace attività militare; culminata poi nei primi mesi del 1945 nella trasformazione in un vero e proprio esercito. Attraverso la visita al Museo della Resistenza di Sasso (Neviano degli Arduini) e all’escursione sulle pendici del Monte Fuso sui tratteggeranno le caratteristiche, militari ed organizzative, del movimento partigiano nel passaggio dalle Bande alle Brigate alle Divisioni; evidenziando anche i problemi logistici e addestrativi che dovettero essere superati. Utenza: Scuole Medie superiori Durata: Intera giornata Dislivello: +/- 250m Difficoltà: E Possibilità di Pranzo al sacco o pranzo convenzionato presso il Centro Parco Monte Fuso “La Quarantasettesima” - Un libro per una brigata partigiana Nel 1961, per i tipi della Guanda Editore, Ubaldo Bertoli pubblicava un piccolo libro che raccontava le vicende della 47° Brigata Garibaldi e, soprattutto, le vicende umane dei suoi membri. Poteva raccontarle con cognizione di causa essendo stato partigiano proprio in quella formazione, arrivando anche a posizioni di comando. Attraverso le pagine del libro si andrà alla scoperta di microcosmo fatto di paure, eroismi, meschinità e tradimenti. Uno sguardo sulle persone più che sui combattenti che facevano parte della “Brigata dalla testa troppo calda” e delle figure che le ruotavano attorno. Utenza: Scuole Medie superiori Durata: Intera giornata Dislivello: +/- 250m Difficoltà: E Possibilità di Pranzo al sacco o pranzo convenzionato presso il Centro Parco Monte Fuso La Battaglia del Lago Santo - Il primo scontro tra partigiani e nazifascisti in alta Val Parma Il 18 marzo 1944, un nutrito gruppo di tedeschi, guidati da elementi fascisti, sorprendono una parte del Distaccamento “Guido Picelli” all’interno del Rifugio “Mariotti”; malgrado la disparità di forze e di armamento, i nove partigiani decidono si difendono strenuamente e, dopo un giorno e mezzo di battaglia, i nazifascisti sono costretti alla ritirata con gravi perdite. Con partenza dalla piana di Lagdei, l’escursione porterà fino al Rifugio “Mariotti” per visitare il luogo della battaglia e raccontare le successive vicende del principale protagonista dello scontro: Dante Castellucci, partigiano “Facio”, amico e compagno dei Fratelli Cervi, morto fucilato da partigiani per una falsa accusa. Utenza: Scuole Medie e Medie superiori Durata: Intera giornata Dislivello: +/- 300m Difficoltà: E
Linea Gotica, la guerra ai civili - I fatti del 27 settembre 1944 Rievocazione dei fatti che coinvolsero le vittime civili di Collina Pistoiese e Spedaletto, uccise dalle SS in ritirata, da farsi lungo il percorso della Linea Gotica (anello Passo della Collina-Poggio Fuso-Passo della Collina). Lungo il percorso vi sono tangibili emergenze storiche recentemente restaurate e/o ripulite (tobruk, bunker) obiettivi didattici: fornire elementi di approfondimento alla complessa vicenda della guerra ai civili, con la collocazione storica della riapertura dell'armadio della vergogna. utenza: classi scolastiche che hanno in programma di studio la seconda guerra mondiale o affrontano didattiche su temi correlati. Utenza: Scuole Medie e Medie superiori Durata: dalle 2 alle 3 ore (considerate le soste col diorama e ai sette pannelli descrittivi Dislivello: Passo Collina 940 metri - Poggio Fuso 1100 metri (160 metri) Difficoltà: facile/media in alcuni tratti - si raccomandano sempre calzature adatte all'outdoor, mantellina impermeabile e borraccia, data la mancanza di fonti lungo il percorso Possibilità di mangiare al ristorante La Collina di Giorgio Ferrara previa prenotazione.