Esiste una connessione tra le stragi e la linea Gotica? La domanda non è retorica. È nello svolgersi della storia quotidiana dell'arrivo del fronte sulle montagne dell'Appennino pistoiese, modenese e di quello bolognese a ovest del fiume Reno che si collocano i tanti episodi di violenza avvenuti: 90 per un totale di 441 vittime, di cui 346 dal 1° settembre al 31 ottobre 1944.
È in questo contesto che sono state analizzate due stragi nell'Appennino bolognese: 27 settembre, Cà Berna di Lizzano in Belvedere (29 vittime) e 28-29 settembre Ronchidoso di Gaggio Montano (67 vittime). Dagli aggiornamenti (al 6 agosto 2011) il numero delle vittime è salito a 453 e gli episodi a 97. Di fronte a tanta violenza, è però necessario tentare di capire, avere il coraggio di andare oltre affermazioni superficiali legate all'orrore, alla brutalità o alla fatalità della guerra. È indispensabile capire ricostruendo i fatti da un punto di vista storico, ma soprattutto è necessario focalizzare il cambiamento interiore delle persone coinvolte. La guerra cambia gli uomini, cambia la percezione della realtà, cambia la scala dei valori e, una volta terminato il conflitto, il ritorno alla normalità non è né semplice né scontato. Questo tema viene affrontato nell'Appendice "Uomini in guerra".